E’ risaputo che la finanza agevolata nasce per aiutare le aziende che investono, affinché possano crescere e portare benessere sul territorio, sopratutto con la stabilizzazione e l’incremento dei posti di lavoro, ma anche del fatturato.
E’ meno nota invece la tempistica e la modalità con cui richiedere i contributi.
Detto in parole semplici, se io prima investo e poi chiedo, vuol dire che per poter procedere non avevo necessità di avere un supporto economico da parte dello stato.
Se invece, al contrario, prima di procedere con gli investimenti chiedo con le giuste modalità, allora potrò certamente accedere ai benefici previsti per la mia azienda.
Questo è quello che ripeto in continuazione agli imprenditori con cui mi confronto ogni giorno.
E come un film già visto, ogni volta mi rendo conto di stare lì a colmare profonde lacune che hanno impedito la loro crescita negli ultimi anni.
..ancora una volta il sapere o il non sapere fa la differenza e demarca inesorabilmente i virtuosi dalla massa.
Un ultimo appunto.
Siamo in chiusura di bilancio 2016 e, anche se è vero che le possibilità di intervenire su quanto già fatto sono minime, invito tutti gli imprenditori a prendere in considerazione una revisione del bilancio, per capire se davvero i giochi sono chiusi, oppure se c’è spazio per utilizzare lo strumento della finanza agevolata e recuperare parte di quanto già speso.